Il
grande successo dell’operazione di rottamazione delle cartelle di “Equitalia”,
cui hanno fatto ricorso centinaia di migliaia di italiani, tanto che il Governo
ha deciso di prorogarla, ci fornisce un’indicazione molto importante: i
cittadini morosi, se messi in condizioni di farlo, vogliono pagare e mettersi
in regola. Pagano, si, ma il dovuto, senza more, interessi e sanzioni varie che
fanno lievitare l’ammontare del debito in maniera spropositata ed
insostenibile. Questo è un indicatore di importanza rilevante che potrebbe, adottando
la stessa metodologia anche in tema di tributi comunali, portare giovamento anche
a questo livello di amministrazione dove, a causa di tagli ed altre
riduzioni di trasferimenti vari, è divenuto sempre più difficile dare anche le
risposte minime alla popolazione. Giovamento che potrebbe verificarsi per due
ordini di ragioni. Innanzitutto il comune, mettendo i cittadini nelle
condizioni di pagare, attraverso la possibilità di eliminare tutte le sanzioni
accessorie e permettendo la rateizzazione delle imposte non pagate, potrebbe
incassare delle somme importanti da utilizzare nel fornire maggiori servizi
alla popolazione residente. L’altra ragione, importante come o più della
precedente, è che si andrebbe a risolvere il doloroso problema dei residui di
bilancio, somme che, col cambio delle regole nella stesura dei rendiconti
pubblici, l’ente pur non incassandole materialmente, deve coprire con altre
somme, con una percentuale via via crescente fino al raggiungimento, tra
qualche tempo, del 100%, togliendo così tali importanti risorse da altre
destinazione e vincolandole a guarentigia dei tributi che non si sa se verranno
incassati. Va da se che ciò che si verifica sarà un duplice ammanco che si
tradurrà in un ancor minore possibilità di fornire servizi. E, se non si
interviene in tal senso a sostegno degli enti locali, i piccoli comuni a breve
rischieranno di non poter più fornire addirittura prestazioni anche minime.
Occorre, dunque, prendere atto di questa realtà e, guardano all’ottima riuscita
dell’operazione rottamazione a livello statale, traslarla ai tributi comunali.
Ma per farlo è necessaria un’intesa tra tutti gli attori dei vari livelli di
amministrazione; Governo Centrale, Comuni, Regione. Intesa che permetterà di incassare risorse fondamentali, che renderanno meno asfittiche le
casse comunali. L’esempio oggettivo e concreto lo abbiamo, percorrere questa
strada non potrà che dare risultati realisticamente positivi.
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