Un pensiero di
vicinanza e solidarietà commossa al popolo francese per il brutale colpo al
cuore subito venerdì sera, quando la tranquillità della splendida città di
Parigi è stata violata da ripetuti, brutali e sconsiderati attacchi
terroristici compiuti da rozze ed indefinibili bestie che di umano hanno solo
le sembianze. L’illogicità è il principio che sta dentro le menti e dietro l’agire
di queste cellule impazzite che, ancora una volta, dimostrano come non solo un
paese ma l’intero occidente ed il mondo tutto siano sotto scacco, facili e
sempre più fragili obiettivi messi a repentaglio da chi pratica la
destabilizzazione ed il terrore, in una guerra inumana combattuta senza alcuna
regola razionale. Cosa ci può essere di sensato, infatti, dietro il gesto di qualcuno
che si imbottisce di esplosivo, si porta verso uno o più obiettivi
imprevedibili di una città altrettanto tale e si fa saltare in aria o imbraccia
un’arma e spara all'impazzata all'indirizzo di persone inermi ed innocenti nel
nome di non si sa bene quale fanatica fede o quale torto subito? Ciò che è accaduto
ieri in Francia è la dimostrazione che i fiancheggiatori del male stanno
alzando il tiro ed induce a riflettere sul fatto che nessuno stato, nessuna
città, nessun sito in essa e, quindi, nessuno di noi, è esente dal rischio di
cadere sotto una di tali abominevoli azioni sconsiderate. Dopo Parigi, infatti,
chissà quale altra città o piccolo centro verrà colpito. Il mondo civile deve
rimanere unito e tutte le nazioni fare fronte comune contro un simile irrazionale
progetto tendente a sovvertire i livelli di pace e democrazia raggiunti. Il mondo
civile non deve soccombere all'inciviltà ed alla barbarie. Il mondo civile non
deve cadere nella paura del terrore praticato da sedicenti associazioni malvagie
e criminali che si professano stato. Per impedirlo bisogna alzare la guardia,
intensificare i controlli e puntare su tutto ciò che, a partire dal dialogo
costruttivo, possa contrastare questi eventi nefasti, valutando ponderatamente in
che misura a violenza si debba rispondere con altrettanta violenza che genererà
a sua volta odio e terrore funesti.
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