Quarantanove anni fa, come oggi, ucciso da militari
colombiani moriva Ernesto Che Guevara, uomo universalmente assunto a simbolo
della rivoluzione, il quale, dopo aver visto la miseria e la povertà di molti paesi
dell’America latina, decise di sposare la causa degli oppressi e di combattere ogni
forma di diseguaglianza sociale attraverso la lotta rivoluzionaria. Oggi il Che
è quasi una leggenda, un mito che va di moda, da indossare su una maglietta
rossa o far sventolare impresso su una bandiera. Ma Guevara non è questo, non è
una moda: egli è stato, ed è ancora, la rivoluzione. L’idea della rivoluzione
attraverso cui si può arrivare all'eguaglianza ed al cambiamento. Ed è il Che
rivoluzionario che mi piace ricordare oggi, nell'idea di una rivoluzione forte
ed ancora attuale ai tempi odierni, da intendersi come azione che ognuno al
mondo deve condurre quotidianamente per cambiare le cose e cambiarle in meglio.
Il suo ricordo ed il suo esempio servono a farci riflettere sull'importanza che
ha per ogni individuo essere rivoluzionario. Rivoluzionario non attraverso la
violenza. Non attraverso la sopraffazione. E neppure attraverso la prepotenza
fisica, l’arroganza intellettuale o la superbia morale. Se rivoluzione equivale
a cambiamento questo lo si può raggiungere attraverso la novità nelle idee, il
modo di pensare e di agire, l’essere audacemente visionari in un contesto ostile
che tende a rimanere fermo nella sua perseverante sedimentazione. Essere rivoluzionari,
oggi, significa aprirsi alla cultura ed all'istruzione, da cui trarre l’insegnamento
che cambiare si può. Significa dialogare ed ascoltare, confrontandosi
attraverso l’esposizione delle proprie tesi, l’ascolto delle antitesi ed il
raggiungimento di una certa sintesi. Essere rivoluzionari oggi significa compiere
pratiche produttive indirizzate al bene comune e moralmente oneste e cercare, attraverso
esse, di porsi da positivo esempio agli altri. Significa promuovere la sinergia
tra tutti gli attori sociali, vero carburante del mutamento civile, morale e
materiale. Significa rispetto della legalità, perchè solo una società in cui si
osservano le regole sarà una società sana, viva e produttiva. Significa che
ognuno deve agire nel suo ed aver sete di cambiamento. Un cambiamento che porti
benessere per tutti. Sono certo che nel mondo di oggi anche Ernesto Che Guevara
sarebbe stato rivoluzionario in tal senso. Ed è per questo che mi piace
ricordarne la figura. È per questo che invito tutti, oggi, ad essere dei rivoluzionari.
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