"Non buttare via il tuo tempo o il tempo butterà via te."



sabato 28 febbraio 2015

Presto un tavolo tecnico con i parlamentari Pd ed un esponente di governo per cercare una soluzione al problema degli stipendi dei dipendenti della provincia


Appello ai sindaci del vibonese per un gesto di solidarietà a favore dei lavoratori in protesta a Vibo: domenica 1 marzo tutti in piazza a loro sostegno.


Ha risposto a stretto giro di boa, il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, al mio appello di convocare un tavolo istituzionale con i parlamentari calabresi del partito per discutere dei gravi problemi finanziari che impediscono alla provincia di Vibo di pagare dipendenti e ditte che hanno prestato servizio per l’ente. Problemi di cui si è discusso nell’ultima riunione di segreteria dei giorni scorsi, durante la quale la questione, che riguarda centinaia di lavoratori, non più in grado di mandare avanti la loro famiglia, è stata considerata come una vera e propria polveriera sociale, arrivata al culmine della sopportazione e, dunque, pronta ad esplodere da un momento all’altro, con conseguenze di cui ci si potrebbe pentire. Da qui la decisione unanime di interpellare il segretario regionale, che, presa a cuore la vicenda ed ascoltato l’onorevole Bruno Censore, si è subito attivato per la convocazione dell’incontro, presumibilmente il prossimo 12 marzo, in cui, alla presenza di un rappresentante del governo, della delicata questione verranno investiti i parlamentari calabresi del Pd, chiamati ad assumere delle azioni per risolvere l’intricata vertenza. Ma, purtroppo, quello degli impiegati provinciali non è l’unico problema che, in questi giorni, sta drammaticamente vivendo il territorio, dove si assiste a sistematiche manifestazioni disperate di protesta di tanti giovani e padri e madri di famiglia, che sono arrivati a organizzare un presidio fisso in piazza a Vibo per la tutela del lavoro. Parlo dei dipendenti della Gam di Rombiolo, mandati a casa dall’oggi al domani, dei lavoratori “Eurocop”, dei novanta operatori di call center Infocontact di Serra e Stefanaconi, costretti a rinunciare al posto perché non coprirebbero nemmeno le spese di viaggio per raggiungere la sede di Lamezia. E tutti gli altri che stanno vivendo con angoscia l’assurdo incubo della perdita del proprio impiego. Per tale ragione, in attesa dell’incontro con i parlamentari, e della conferenza dei sindaci prevista per il prossimo lunedì, rivolgo un accorato appello a tutti i colleghi primi cittadini del vibonese, principali tutori delle istanze della popolazione, di ritrovarci domenica primo marzo alle 11 tutti a piazza Municipio a Vibo, per dimostrare a questi lavoratori che non sono soli e che lotteremo con essi affinché le loro sacrosante richieste siano ascoltate

domenica 1 febbraio 2015

Gli auguri inviati al nuovo Presidente della Repubblica



Auguri Presidente Mattarella
Auguri di buon lavoro, per l’oneroso incarico che l’attende in questi anni duri e difficili per l’Italia e per gli italiani. Anni di cambiamenti, che stanno intervenendo anche sulla nostra carta costituzionale, oggetto di profonde riforme che ne muteranno sostanzialmente l'architettura, influendo su quella che sarà l'Italia del futuro. Vigili su tale processo e garantisca che esso si svolga nella più corretta maniera. È un periodo buio, questo, per il nostro paese e l’Europa tutta, attraversati da una crisi che sta minando la speranza di tante famiglie e tanti giovani, impossibilitati a trovare un lavoro e soddisfare la loro legittima sete di darsi un domani certo. Ma la speranza, sebbene profondamente indebolita, non deve mai venir meno, perché prima o poi si riuscirà ad intravedere la luce in fondo a questo scuro tunnel. Per far si che ciò avvenga è necessario avere fiducia nelle istituzioni, e tale fiducia la si alimenta quando al vertice delle stesse si trovano personalità con una certa esperienza, capacità politica e la caratura morale e intellettuale per ricoprire ruoli cardine nel determinare la corretta strada che un paese, attualmente disorientato, deve intraprendere. Io credo, Presidente, che lei abbia questi presupposti e sia in grado di svolgere il suo ruolo di garante delle leggi e della repubblica con un occhio rivolto alle difficoltà degli italiani, alle loro aspettative e speranze. Le sue prime parole dopo l’elezione, oltre che la sua biografia personale, me ne danno conferma. Allora: buon lavoro a Lei, Presidente Mattarella, ed auguri agli italiani.
Vitaliano Papillo
Sindaco di Gerocarne (VV)
Consigliere provinciale Vibo Valentia
Delegato all’ambiente e reggente 
segreteria provinciale vibonese Pd

C'è una regione ferma al palo, basta alimentare polemiche



Comprendo le aspettative e le aspirazioni di cambiamento riposte dai calabresi nel nuovo governo regionale. Dopo anni di cattiva gestione e scarso rispetto dei fondamentali principi di legalità perpetrati dal centro destra, è più che logico pretendere un mutamento in Calabria, regione ferma al palo che paga anni di cattiva conduzione. Capisco anche la pretesa dei miei conterranei di essere governati da gente seria e onesta, che dia alla Calabria il volto di terra di accoglienza, produttività, giustizia sociale, meritocrazia e legalità che i cittadini vogliono. Ma mi risulta difficile intendere la mastodontica macchina del fango cui stiamo assistendo: quella verso il neo assessore Nino De Gaetano, su cui non pende alcun carico penale, né sono in corso indagini. Solo un sospetto che, plausibilmente alimentato ad arte, si scaglia contro un personaggio politico il quale si dice apposto con la coscienza e pronto a dimettersi qualora, a seguito di procedimenti a suo carico, fosse dimostrato il contrario. Procedimenti, non le questioni di lana caprina di cui, al momento, si discute, distraendo dal reale obiettivo di riferimento: provare a far ripartire questa straordinaria terra. Ciò che si sono (im) posti Mario Oliverio e la sua squadra, verso cui nutro profonda fiducia, certo che - sia pur nella consapevolezza delle enormi difficoltà, ma forti del grande consenso e consci di ciò che si aspettano i calabresi - lavoreranno in tale direzione. Lo dimostra questo primo stralcio di consiliatura: questione Lsu/Lpu, con la previsione di forme di stabilizzazione; problema rifiuti, assicurando città pulite durante le festività natalizie; riduzione degli spropositati stipendi dirigenziali; ridefinizione del sistema egli enti “in house”, uno spreco di risorse. Credo che la Calabria possa decollare, perché ne ha le potenzialità. Abbiamo una delle più belle coste dello stivale, con un turismo che può dare pane a tanti. Una montagna eccellente, capace - dall’attrezzata Sila al suggestivo Aspromonte, passando per le amene Serre, fonte d’ispirazione per santi e filosofi – di attrarre schiere di fruitori pronti ad immergersi negli spettacolari paesaggi offerti. Un capitale umano di giovani e di menti eccelse è pronto a fare per la sua terra. Dal Pollino allo stretto, in ogni singola realtà locale, custodiamo un patrimonio culturale, religioso, artistico, architettonico, ambientale, artigianale ed enogastronomico invidiato. E ci sono pure gli strumenti, se correttamente utilizzati, per far fruttare tutto ciò. La Calabria vuole ripartire. Io sto con Oliverio e la sua squadra. Bando alle ciance: cambiamo la nostra terra.