Apprendo
con profondo rammarico ed infinita tristezza la notizia che per il prossimo
anno scolastico a Gerocarne saranno accorpate seconda e terza media. Una circostanza
che invita a fare tante riflessioni, perché la fredda legge dei numeri non può
e non deve avere un’applicazione automatica e generalizzata, soprattutto quando
si tratta di realtà interne e già di per se marginalizzate. Non può e non deve perché
realtà come Gerocarne sono già penalizzate dall'isolamento, da tante altre
problematiche e da mille altri tagli di servizi che portano ad un sempre più
massiccio abbandono degli stessi, perché non è più conveniente continuare a
viverci. Non può e non deve perché così facendo si arriva alla desertificazione
della periferia a vantaggio del centro, attorno a cui, però, si crea un deserto
di territori spopolati. Non può e non deve perché i piccoli centri dell’entroterra
sono già alle prese con tante di quelle problematiche che non se ne possono
creare di ulteriori. Non può e non deve perché l’istruzione è un diritto
fondamentale, alla base di quella formazione imprescindibile che porterà a
creare le donne e gli uomini di domani. Non può e non deve perché poi non ci si
può lamentare se le università italiane sono le meno frequentate d’Europa, con
una discutibile formazione d’ingresso. Non può e non deve perché non è colpa
dei piccoli comuni se ci sono sempre meno nascite ma di questa chiara ed
evidente tendenza centralista che toglie sempre maggiore terreno sotto i piedi
e li sottopone ad una lenta ma inesorabile eutanasia. Non può e non deve perché
dappertutto lo stato ha investito milioni e milioni di euro per dare ai nostri bambini
e ragazzi istituti sicuri e confortevoli, ed è una contraddizione enorme se poi
si fa di tutto per chiudere plessi che sono fiore all'occhiello di tanti centri.
Non potrebbe e non dovrebbe in questo preciso momento storico, quando a causa
di una emergenza sanitaria planetaria viene chiesto a tutti di tenere
comportamenti consoni alla situazione e di evitare assembramenti. Non può e non
deve perché se anche i diritti fondamentali vengono meno diventa inutile ed
avvilente continuare ad amministrare una qualsiasi realtà che vive attaccata all'ossigeno. In attesa che la bombola
si esaurisca e che venga staccata definitivamente la spina.