"Non buttare via il tuo tempo o il tempo butterà via te."



giovedì 2 giugno 2016

Buona festa della Repubblica

Esattamente settant’anni fa, sancita dalla volontà popolare espressa nel primo referendum istituzionale postbellico, nasceva la Repubblica italiana. Una Res (cosa) pubblica (di tutti) che, dopo 85 anni, poneva fine al regime monarchico ed inaugurava una nuova forma di governo, certamente perfettibile, essendo una novità assoluta che si è perfezionata negli anni, ma indubbiamente più democratica della precedente, che aveva permesso l’instaurazione di un regime dittatoriale e sanguinoso. Una democrazia piena, nel senso intimo del termine, sancita solennemente con un’altra grande novità fino a poco prima impensabile: il suffragio universale. Per la prima volta nella storia del nostro paese le donne, componente imprescindibile di una società civile, hanno avuto la possibilità di partecipare democraticamente ed in modo attivo alle scelte importanti dello stato italiano. Tante novità, fino a qualche tempo prima inimmaginabili, che si sono realizzate in un solo momento e che oggi ci rendono orgogliosi di fare parte di questo meraviglioso Paese che è l’Italia. Come avviene per ogni novità, ovviamente, non tutti all’inizio videro di buon occhio il nuovo che avanzava e s’imponeva prepotentemente sullo scenario politico. Ma col tempo anche i più diffidenti capirono che quei cambiamenti, imposti dai tempi e dagli eventi, seppur in qualche punto discutibili, erano importanti e necessari. Tra poco, il prossimo mese di ottobre, anche noi saremo chiamati ad esprimerci su un mutamento storico ed epocale. Saremo chiamati ad apporre un si o un no ad una riforma costituzionale inseguita da decenni. Anche in tal caso non tutto ciò che si appresta ad essere trasformato trova unanimità di consensi. C’è qualcosa di buono e positivo e qualcos’altro, diverso per l’interpretazione che ognuno vi dà, che certamente potrebbe dover essere rivisto. Da parecchio tempo, però, s’impone il cambiamento di un sistema troppo spesso ingessato, macchinoso e farraginoso, che rallenta, quando non paralizza o blocca del tutto, il corretto funzionamento della macchina istituzionale che, al contrario, con le esigenze del giorno d’oggi, richiede meno burocrazia e più efficienza. Per rispondere meglio alle pretese dei cittadini e del Paese. Per una Res - pubblica più al passo con i mutamenti globali ed una democrazia che sappia fare il giusto bilanciamento tra i diritti ed i doveri di cui è portatore ogni buon cittadino. Buona festa della Repubblica a tutti.