"Non buttare via il tuo tempo o il tempo butterà via te."



venerdì 18 marzo 2016

Ripartire dall’iniziativa dei primari per recuperare il ruolo della conferenza dei sindaci e ridare dignità ad un territorio ed ai suoi cittadini

Ho apprezzato molto il gesto compiuto dai primari vibonesi che, con un orgoglioso colpo di reni, si sono simbolicamente autosospesi dal loro ruolo per gridare un fermo no al decreto Scura su un riordino della sanità provinciale che, come al solito, punta a depauperare il territorio dei necessari presidi sanitari minimi.

Un gesto di dignità per dare finalmente dignità ad una provincia via via impoverita sotto ogni punto di vista. Un’iniziativa che, con l'incontro svoltosi ieri, ha chiamato a raccolta tutte le parti sociali, le quali hanno accantonato colori ed idee politiche per lottare tutte nella medesima direzione: la tutela della salute e, con essa dei cittadini, che sono sovrani e, dalla costa sino alla più sperduta località di montagna, pretendono una sanità adeguata e funzionante ed hanno il diritto a curarsi in loco, senza dover per forza fare dei chilometri per spostarsi in altra provincia o, peggio, passare dall'aeroporto di Lamezia Terme per usufruire di servizi che qui vengono tagliati indiscriminatamente.

Allo stesso modo sento di elogiare il direttore generale, dottoressa Angela Caligiuri, la quale, pur non essendo originaria di questa provincia, ha preso a cuore questo territorio ed ha sposato la causa comune indirizzata alla tutela della salute pubblica. È stata lei, prima donna alla guida della Asp vibonese, a sostenere la necessità di lottare tutti insieme per non essere gli ultimi.

Perché ha una sua dignità la provincia di Vibo ed è giusto e sacrosanto che, se questa viene minata alle sue fondamenta, si debba scendere tutti in campo per difenderla, con le unghie e con i denti. E non esiste lotta più giusta che quella per una sanità degna di tal nome. 

In questa lotta è fondamentale il coinvolgimento di noi sindaci che, senza se e senza ma, siamo i primi depositari delle istanze del territorio e di chi in esso vi vive. È per tale motivo che sento di rilanciare la necessità di ridare alla conferenza dei sindaci - che, ribadisco, è un organo importantissimo nella programmazione delle politiche per la salute - il ruolo che le compete.

Dopo l’incontro di ieri i primari prepareranno un documento con le rivendicazioni in materia di sanità da sottoporre alle parti sociali ed a noi amministratori, che lo discuteremo nella conferenza. Sia proprio questa l’occasione per recuperare il ruolo di questa fondamentale istituzione che, attraverso noi sindaci, è in grado di toccare con mano ed esaudire le istanze e le esigenze più intime dei cittadini.